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23/05/2025   PIP espande il suo portafoglio DPI con Honeywell

Completata l’acquisizione delle attività nel settore dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) di Honeywell da parte di Protective Industrial Products (PIP) . L’operazione include marchi come Howard Leight™, Miller™ e North™.

Questa sinergia rafforza la presenza globale di PIP e amplia la sua offerta "dalla testa ai piedi", che ora include protezioni per la testa, udito, respirazione, occhi, piedi, protezione anticaduta, primo soccorso e attrezzature di emergenza.

"Questa acquisizione rappresenta un momento entusiasmante per PIP e per l’intero settore dei DPI. Amplieremo le opportunità di crescita per i nostri clienti globali offrendo una gamma di prodotti e servizi ancora più completa”, ha commentato Curt Holtz, Presidente e CEO di PIP.

Grazie all’acquisizione, PIP rafforza anche la propria rete produttiva e distributiva in oltre 50 Paesi, migliorando la supply chain e le capacità di innovazione. La nuova divisione, guidata da Michael Garceau, continuerà a operare sotto la guida diretta del CEO Holtz. “È l’inizio di un nuovo capitolo per il nostro team e per tutti i clienti che contano su di noi per soluzioni affidabili nel settore dei dispositivi di protezione individuale”, ha dichiarato Garceau.

L’operazione è supportata da Odyssey Investment Partners, LLC, la società di private equity che detiene PIP nel proprio portafoglio. “Siamo orgogliosi di sostenere la crescita di PIP come leader mondiale nella sicurezza industriale. Il nuovo portafoglio marchi rafforza il valore della piattaforma e conferma la leadership globale dell’azienda”, ha affermato Craig Staub, Senior Managing Principal di Odyssey.

23/05/2025   Arexons: stesso marchio, nuova spinta alla crescita

Importante novità per Arexons: in data 07.05.2025 è stato effettuato il passaggio alla nuova proprietà, con Quantum Capital Partners (QCP) che ha acquisito l’intero pacchetto azionario.

L’ingresso di QCP rappresenta un’importante opportunità per l’azienda, che potrà beneficiare di nuove risorse per sviluppare ulteriormente il proprio business e rafforzare la propria posizione di rilievo nel mercato.

Nonostante ciò, come ufficialmente dichiarato dall’azienda: “Arexons S.p.A. continuerà ad operare mantenendo l’attuale Ragione Sociale, denominazione, Partita Iva e Codice Fiscale. Continuerà a condurre l’attività come ad oggi, con la stessa attenzione verso la qualità del suo portafoglio prodotti e il livello di servizio offerto ai propri clienti, focalizzando i propri sforzi a progredire sull’attuale piano strategico e grazie al supporto del nuovo azionista, accelerare la crescita per raggiungere il suo pieno potenziale, lavorando al contempo sulla revisione del processo di supply chain e della strategia di approvvigionamento per migliorare continuamente la disponibilità complessiva dei prodotti ed il servizio al cliente.”

Investimenti nei marchi strategici

L’acquisizione non comporterà alcuna modifica al portafoglio prodotti. Arexons continuerà a investire nei suoi brand storici e strategici, tra cui: Arexons, Svitol, Fulcron. Resteranno invariati anche i rapporti di fornitura relativi ai marchi Selenia, VS e Paraflu, garantendo continuità e affidabilità per tutti i partner commerciali e distributori.

23/05/2025   iMarketing #iFerr 124 | DFL corre con le giovani promesse

Il campione italiano di karting Edoardo correrà nel 2025 con i colori DFL, unendo la sua passione per la velocità all’impegno dell’azienda per l’eccellenza e la precisione.

DFL Gruppo Lamura ha deciso di supportare il giovane talento del karting Edoardo, campione italiano Easykart 2024, con l’obiettivo di valorizzare i valori di determinazione, precisione e passione per la performance che contraddistinguono l’azienda. Anche Ma.Mu. e iFerr Magazine hanno scelto di scommettere su Edoardo, accompagnando questa avventura sportiva con entusiasmo e visione.

iFerr: DFL è una realtà affermata nel nostro settore: in che modo questa sponsorizzazione con un giovane talento già affermato si inserisce nella vostra strategia di comunicazione e posizionamento del brand?
Pasquale Lamura:
Abbiamo scelto di sostenere Edoardo perché rappresenta con autenticità valori che ci appartengono da sempre: determinazione, impegno costante, voglia di crescere e capacità di distinguersi in un contesto competitivo. In DFL crediamo che sia importante raccontare non solo cosa facciamo, ma anche come lo facciamo. In quest’ottica, il supporto a Edoardo si inserisce in una strategia orientata a valorizzare storie di performance vincenti, di chi punta sempre al massimo. Siamo un’azienda che guarda al risultato, ma anche al percorso che porta a raggiungerlo.

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22/05/2025   Universitą e industria si incontrano nello stabilimento Purina

Il sito produttivo Nestlé Purina di Portogruaro si conferma centro d’eccellenza per sostenibilità, innovazione industriale e formazione delle nuove generazioni.

Prosegue l’impegno di Nestlé Purina nella formazione dei professionisti del futuro. Lo stabilimento di Portogruaro, uno dei più avanzati del network produttivo europeo, ha recentemente ospitato una visita formativa per gli studenti del corso magistrale in Chemical and Process Engineering dell’Università di Padova.

Una giornata tra tecnologia, sostenibilità e innovazione industriale

Durante la visita gli studenti, provenienti da diverse nazionalità, hanno potuto immergersi nel cuore produttivo di uno dei principali stabilimenti europei per la produzione di petfood. L’iniziativa si è articolata in due momenti principali: una sessione introduttiva sull’azienda e un tour approfondito delle linee produttive, con focus su tecnologie industriali, apparecchiature avanzate e processi di trasformazione sostenibile.

Gli studenti hanno avuto l’opportunità di confrontarsi direttamente con i professionisti di Purina, approfondendo tematiche fondamentali come l’ottimizzazione dei processi produttivi, la ricerca e sviluppo di nuove tecnologie e le strategie aziendali per la sostenibilità ambientale.

Portogruaro: eccellenza produttiva e hub formativo

Lo stabilimento di Portogruaro, operativo dal 1986, si estende su 95.000 mq e vanta una capacità produttiva di oltre 130.000 tonnellate l’anno. È specializzato nella produzione di alimenti secchi e semiumidi per cani e gatti, tra cui marchi noti come PURINA PRO PLAN, PURINA ONE, FRISKIES e PRO PLAN VETERINARY DIETS. Il sito si distingue per l’impegno verso l’innovazione sostenibile: alimentazione al 100% da energia elettrica rinnovabile; adozione della logica “Zero Waste to Landfill", transizione verso packaging monomateriale e riciclabile su tutte le linee.

Oltre alla produzione, Portogruaro è anche un polo di formazione tecnica per dipendenti e studenti, offrendo percorsi di apprendimento continuo in collaborazione con enti accademici e professionali.

22/05/2025   in Primo Piano #iColor 16 | La magia dell'home staging

Valorizzare un ambiente con il colore è possibile. Ecco come farlo con l’home staging, grazie ai consigli dell’esperta Silvia Morelli.

Nel mondo dell’immobiliare rendere una casa appetibile agli occhi di un potenziale acquirente è fondamentale per venderla velocemente e al giusto prezzo. È qui che entra in gioco l’home staging, una tecnica di marketing immobiliare che, attraverso interventi mirati, migliora l’aspetto di una proprietà prima della vendita. Tra gli aspetti
principali che determinano il successo di un allestimento di home staging, i colori rivestono un ruolo cruciale.
In un’intervista con Silvia Morelli, architetto e home stager, esploriamo come l’uso corretto del colore possa fare la differenza e come i colorifici possano supportare i professionisti fornendo loro le sfumature giuste per ogni tipo di situazione.

Secondo Silvia Morelli: "Il colore è una leva strategica: cambia la percezione degli spazi, aumenta la luminosità e crea atmosfere accoglienti". Tonalità chiare e neutre come bianco, beige, tortora e grigio chiaro sono perfette per riflettere la luce naturale e ampliare visivamente gli ambienti.

Colori strategici per creare punti focali

L’uso intelligente del colore permette anche di valorizzare angoli o pareti specifiche, creando punti focali visivi. "Una parete blu navy o verde foresta nel soggiorno può trasformarsi nel centro visivo dell’intero ambiente", spiega Silvia. Questo aiuta non solo a organizzare lo spazio, ma anche a mascherare eventuali difetti.

Come i colorifici possono diventare alleati degli home stager

I colorifici, oggi più che mai, possono essere partner chiave nel lavoro degli home stager. Offrire palette cromatiche pensate per il real estate, vernici resistenti e finiture su misura è un vantaggio competitivo per chi lavora nel settore. Silvia sottolinea: “I colorifici devono ascoltare le esigenze dei professionisti dell’home staging e proporre soluzioni personalizzate, durature e di qualità.”

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21/05/2025   Compo ottiene lo status Gold da EcoVadis

Con un punteggio di 96 su 100, Compo entra nel 5% delle aziende più virtuose valutate dalla piattaforma internazionale.

La valutazione EcoVadis si basa su un sistema rigoroso che analizza quattro aree fondamentali: ambiente, diritti umani e condizioni di lavoro, etica aziendale e approvvigionamento sostenibile. Il punteggio ottenuto da Compo riflette l’impegno costante per migliorare ogni fase della propria catena del valore, nel rispetto degli standard internazionali come il Global Reporting Initiative, il Global Compact delle Nazioni Unite e la norma ISO 26000.

Una strategia di sostenibilità concreta e misurabile

Il risultato Gold ottenuto nel 2024 arriva dopo la revisione dei criteri EcoVadis, che oggi premiano solo il 5% delle aziende più performanti. Compo si distingue per una strategia di lungo termine che include:

  • Obiettivi climatici validati dalla Science-Based Targets initiative (SBTi)

  • Dichiarazione di sostenibilità secondo il Codice di Sostenibilità tedesco

  • Sistemi di gestione conformi agli standard ISO 14001 (ambiente) e ISO 45001 (salute e sicurezza sul lavoro)

Il futuro della sostenibilità

Compo continuerà a investire in soluzioni innovative e pratiche sostenibili con l’obiettivo di guidare il cambiamento verso un futuro sempre più verde. Il traguardo ottenuto è solo l’inizio di un percorso che guarda a un modello aziendale responsabile e orientato al benessere del pianeta e delle persone.

19/05/2025   Henkel pubblica il Rapporto Sviluppo Sostenibile 2024

Nel nuovo Rapporto Sviluppo Sostenibile 2024 Henkel documenta importanti progressi in materia di transizione ecologica, economia circolare e inclusione sociale.

Il documento, giunto alla sua 33ª edizione, è per la prima volta allineato alla direttiva europea CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) e agli standard ESRS (European Sustainability Reporting Standards).

Emissioni di CO2 in calo e più energia da fonti rinnovabili

Rispetto al 2017, Henkel ha ridotto del 64% le emissioni di CO2 per tonnellata di prodotto e aumentato del 47% l’acquisto di energia da fonti rinnovabili nel 2024. Altri risultati significativi includono una riduzione del 23% del consumo di acqua e una diminuzione del 39% dei rifiuti generati, rispetto al 2010.

Obiettivi climatici ambiziosi con la roadmap Net-Zero

Con la propria Net-Zero Roadmap, Henkel punta alla neutralità climatica entro il 2045, con l’obiettivo di ridurre del 90% le emissioni assolute Scope 1, 2 e 3 (riferimento: 2021). Entro il 2030, l’azienda mira a: ridurre del 42% le emissioni Scope 1 e 2 e tagliare del 30% le emissioni Scope 3. Al 2024 Henkel ha già raggiunto una riduzione del 20% delle emissioni GHG complessive.

Tutti gli obiettivi sono validati dalla Science Based Targets initiative (SBTi) e in linea con gli Accordi di Parigi. "La roadmap Net-Zero ci pone in prima linea nella transizione climatica. In Italia stiamo lavorando su energia, logistica e packaging per ridurre l’impatto ambientale lungo tutta la filiera”, ha dichiarato Mara Panajia, Presidente e AD di Henkel Italia.

Packaging sostenibile: 89% riciclabile e più plastica riciclata

L’azienda è fortemente impegnata nella progettazione sostenibile degli imballaggi. Nel 2024, l'89% del packaging Henkel è riciclabile e il 25% dei materiali plastici proviene da fonti riciclate. L’obiettivo è raggiungere il 30% di plastica riciclata entro il 2025, con molte referenze già oggi al 100% in plastica riciclata.

Parità di genere e welfare aziendale: i numeri di Henkel

La diversità e inclusione sono parte integrante della strategia ESG di Henkel. Nel 2024:

  • Le donne rappresentano il 42% del management globale

  • In Italia la quota è del 40%

  • Henkel Italia ha ottenuto la certificazione UNI PdR 125:2022, a testimonianza dell’impegno per l’equità di genere

Inoltre, Henkel ha introdotto nel 2024 un congedo parentale neutro, che garantisce otto settimane retribuite al 100%, a prescindere da genere o stato familiare. L’iniziativa ha avuto un ottimo riscontro: +30% di adesioni da parte degli uomini e +35% da parte delle donne a livello globale. In Italia, ne hanno usufruito 12 neopapà.

19/05/2025   iStory #iFerr 124 | Ferramenta Campagna: due sorelle, una ferramenta e tante idee

A Verolavecchia, nel cuore della bassa bresciana, Ferramenta Campagna è più di un semplice negozio: è un punto di riferimento per privati, artigiani e aziende che cercano competenza, cordialità e un’ampia offerta di prodotti per la casa, il giardinaggio e il fai-da-te.

Fondata nel 1985 da Edi e Angelo Bresciani, la Ferramenta Campagna è oggi guidata con passione da Eveline e Samantha Bresciani, due sorelle che hanno saputo raccogliere l’eredità di famiglia e portare nuova energia e visione all’attività a partire dal 2018.

"Stiamo facendo il passaggio da una ferramenta di una volta a un negozio più ordinato, funzionale, capace di invogliare il cliente a comprare", raccontano. Un processo che ha richiesto tempo e dedizione, ma che ha dato i suoi frutti: scaffali riorganizzati, layout ottimizzato, area vendita più funzionale. Tutto per offrire un’esperienza d’acquisto più piacevole, pur restando fedeli alle radici.

Ferramenta Campagna: non solo viti e bulloni

Il vero punto di forza della Ferramenta Campagna è la relazione con il cliente. In un’epoca in cui i grandi centri commerciali sembrano dominare il mercato, il negozio di Eveline e Samantha continua a essere la prima scelta per chi cerca consulenza, fiducia e disponibilità. Che si tratti di un privato in cerca di una vite o di un professionista che ha bisogno di attrezzature specifiche, la risposta è sempre la stessa: competenza e umanità.

"Vogliamo che la nostra ferramenta sia un luogo vivo, dove trovare non solo prodotti, ma anche ispirazione e consigli pratici per migliorare la casa, il giardino o risolvere piccoli problemi quotidiani", spiegano.

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16/05/2025   Focus Materie Prime 2025: scenari globali e impatto sull'industria italiana

Le imprese della meccanica italiana si trovano ad affrontare una fase complessa e incerta, segnata da instabilità geopolitica, fluttuazioni nei prezzi delle materie prime e nuove sfide energetiche. Il Focus Materie Prime di Anima Confindustria offre una bussola per orientarsi in uno scenario globale in continua evoluzione.

L’industria meccanica italiana è stata fortemente colpita negli ultimi anni da una crescente instabilità legata al mercato delle materie prime. Oscillazioni nei prezzi, difficoltà di reperimento dei materiali e tensioni geopolitiche hanno messo sotto pressione le aziende del settore, costringendole a rivedere le proprie strategie.

A fornire un quadro puntuale della situazione è il Focus Materie Prime di Anima Confindustria, l’osservatorio congiunturale che monitora costantemente le dinamiche del mercato e supporta le imprese nell’interpretare i cambiamenti in atto.

Le sfide per le imprese della meccanica

Nonostante una parziale stabilizzazione registrata negli ultimi mesi, le incertezze permangono. Come evidenziato da Pietro Almici, presidente di Anima Confindustria: "L’instabilità dei mercati internazionali e i costi energetici rischiano di colpire duramente le imprese della meccanica italiana. Servono politiche europee concrete a sostegno della stabilità dei mercati e della valorizzazione delle filiere produttive locali".

Il Manifesto della Meccanica 2025, presentato al Ministro Adolfo Urso, sottolinea la necessità di investire in tecnologie per il risparmio energetico, promuovendo settori strategici come l’idrogeno e l’energia nucleare. La cooperazione tra istituzioni, pubblico e privato è oggi più che mai fondamentale per costruire un futuro sostenibile.

Materie prime: prezzi in calo e prospettive incerte

Secondo l’analisi di Achille Fornasini, docente dell’Università di Brescia e coordinatore del Focus Materie Prime, il rallentamento della crescita industriale globale sta generando una pressione al ribasso sui prezzi delle materie prime: "Assistiamo a una generalizzata depressione dei prezzi dovuta sia alla diminuzione della domanda globale, sia all’incremento dell’offerta, causato da un calo delle esportazioni verso gli Stati Uniti e da un aumento della disponibilità sui mercati internazionali".

Le agenzie di rating internazionali prevedono una contrazione della produzione industriale, con conseguente rallentamento della domanda di commodity, semilavorati e manufatti. Sebbene non si possa escludere un rialzo futuro delle quotazioni, le probabilità appaiono oggi inferiori rispetto alle previsioni del secondo semestre 2024.

15/05/2025   iWoman #iFerr 124 | Michela Mazzuferi: questione di caparbietą

La protagonista della rubrica iWoman di questo numero è Michela Mazzuferi, amministratrice delegata di Prima K2, che descrive la sua esperienza alla guida di un’azienda costruita su valori solidi come innovazione, serietà e attenzione al cliente. 

Dal 1964 PRIMA K2 è sinonimo di qualità e vicinanza al cliente. A raccontarlo è Michela Mazzuferi che in un’intervista esclusiva evidenzia l’importanza del rapporto diretto con clienti e distributori. Con un team di 18 persone e una crescente presenza di giovani talenti, l’azienda investe in formazione, e-commerce e innovazione di prodotto.

Grazie MGM Trading, azienda nata dalla costola di PRIMA K2, è oggi attiva anche online con ottimi risultati su Amazon, specialmente con il brand Rasaben. La logistica è un punto di forza: spedizioni giornaliere e risposte rapide alle richieste sono ormai lo standard.

Per il 2025 PRIMA K2 punta ad espandersi nel Nord Italia e annuncia il lancio di un nuovo stucco in pasta per cartongesso con confezione innovativa e affiancato da una campagna marketing dedicata.

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Focus > i-Commerciali

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iCommerciali #iFerr 124 | Marco Marcello Trazzi vs Luca Lomele

20/05/2025

La rubrica iCommerciali dell'ultimo numero di iFerr magazine mette a confronto Marco Marcello Trazzi, agente Italia per Milla e Luca Lomele, DIY & professional channel sales manager di Arexons.

Che cosa gli abbiamo chiesto?

  1. Andamento dei negozi di ferramenta;
  2. Principali criticità rispetto al passato;
  3. Servizi richiesti oggi dai negozianti;
  4. Ricambio generazionale all'interno dei punti vendita;
  5. Uno sguardo al 2025.

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iCommerciali #iFerr 123 | Alessandro Mapelli vs Fabrizio Venturelli

08/05/2025

La rubrica iCommerciali dell'ultimo numero di iFerr magazine mette a confronto Alessandro Mapelli, agente per Bergamo, Brescia e Lodi e rispettive province di Handy-Officine Piazza e Fabrizio Venturelli, responsabile commerciale Italia di Defence System 2.0

Che cosa gli abbiamo chiesto?

  1. Andamento dei negozi di ferramenta;
  2. Principali criticità rispetto al passato;
  3. Servizi richiesti oggi dai negozianti;
  4. Ricambio generazionale all'interno dei punti vendita;
  5. Uno sguardo al 2025.

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iCommerciali #iFerr 122 | Nicola Pizzi vs Giacomo Donolato

14/04/2025

La rubrica iCommerciali dell'ultimo numero di iFerr magazine mette a confronto Nicola Pizzi, sales manager Italia di Grinding&Flexovit (Saint-Gobain Abrasivi) e Giacomo Donolato, socio dell'agenzia Donolato Rappresentanze sas (Agenzia plurimandataria di Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Trentino Alto-Adige)

Che cosa gli abbiamo chiesto?

  1. Andamento dei negozi di ferramenta;
  2. Principali criticità rispetto al passato;
  3. Servizi richiesti oggi dai negozianti;
  4. Ricambio generazionale all'interno dei punti vendita;
  5. Uno sguardo al 2025

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iCommerciali #iFerr 119 | Paolo Bucci vs Stefano Fratti

29/11/2024

La rubrica iCommerciali di questo mese mette a confronto Paolo Bucci, agente ferramenta-utensileria-edilizia in Abruzzo e Molise, e Stefano Fratti responsabile vendite per il Centro Italia di Stabila.

Che cosa gli abbiamo chiesto?

  1. Andamento dei negozi di ferramenta;
  2. Principali criticità rispetto al passato;
  3. Servizi richiesti oggi dai negozianti;
  4. Ricambio generazionale all'interno dei punti vendita;
  5. Previsioni per il 2025.

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iCommerciali #iFerr 118 | Giuseppe Calabrese vs Paolino Franzese

24/10/2024

La rubrica iCommerciali di questo mese mette a confronto Giuseppe Calabrese, area manager sud di Ernesto Vianello, e Paolino Franzese, agente per la Campania di Fratelli Vitale.

Che cosa gli abbiamo chiesto?

  1. Andamento dei negozi di ferramenta;
  2. Principali criticità rispetto al passato;
  3. Servizi richiesti oggi dai negozianti;
  4. Ricambio generazionale all'interno dei punti vendita;
  5. Previsioni per il 2024.

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iCommerciali #iFerr 117 | Il sostegno di cui il retailer ha bisogno

08/10/2024

La rubrica iCommerciali di questo mese mette a confronto Raimondo Paternò, agente plurimandatario di Za', Facal, Telwin, Valex, Annovi Reverberi, Far, Terry, Officine Polieri, Keyline, Stark, Securemme, e Daniele Margiotta, agente per la Sicilia Occidentale (Palermo) di Beta Utensili.

Che cosa gli abbiamo chiesto?

  1. Andamento dei negozi di ferramenta;
  2. Principali criticità rispetto al passato;
  3. Servizi richiesti oggi dai negozianti;
  4. Ricambio generazionale all'interno dei punti vendita;
  5. Previsioni per il 2024.

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iCommerciali #iFerr 116 | Visione internazionale e professionalitą

21/08/2024

La rubrica iCommerciali di questo mese mette a confronto Stefano Leotta, channel manager Italia di Betafence Italy, e Fabio Sarno, agente per la Campania di Saint-Gobain Abrasivi.

Che cosa gli abbiamo chiesto?

  1. Andamento dei negozi di ferramenta;
  2. Principali criticità rispetto al passato;
  3. Servizi richiesti oggi dai negozianti;
  4. Ricambio generazionale all'interno dei punti vendita;
  5. Previsioni per il 2024.

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Lorenzo Rollo e Luca Galimberti - Alleati per un business vincente

26/06/2024

La rubrica iCommerciali di questo mese mette a confronto Lorenzo Rollo, sales manager Italy di Utility Diadora, e Luca Galimberti, agente per le zone di Varese, Como, Lecco, Sondrio, Monza Brianza e Milano di Handy Officine Piazza.

Che cosa gli abbiamo chiesto?

  1. Andamento dei negozi di ferramenta;
  2. Principali criticità rispetto al passato;
  3. Servizi richiesti oggi dai negozianti;
  4. Ricambio generazionale all'interno dei punti vendita;
  5. Previsioni per il 2024.

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Gianluca G. D'Auria - Il servizio al centro della vendita

14/03/2023

Gianluca G. D'Auria è il responsabile commerciale di Sigi&Agi srl, agenzia di rappresentanze da lui creata con un modello operativo all'avanguardia. 

In un settore sempre più veloce e digitalizzato vendere non basta più e, proprio per questo motivo, punta a offrire un servizio a 360°.

iFerr: Quali sono i punti di forza di questo servizio? 

G.D.: Il nostro lavoro non si limita alla chiusura dell'ordine, ma seguiamo tutto quello che ruota intorno all'ordine stesso, dall'inserimento a sistema fino al monitoraggio della spedizione. Con le aziende mandanti abbiamo instaurato un rapporto di reciproca collaborazione: il loro customer service si interfaccia con il nostro, in modo da risolvere a monte eventuali problematiche prima che ricadano sul business dell'azienda.

iFerr: Bisogna fare formazione per tenersi aggiornati? 

G.D.: La formazione è importante per tutto il settore e a tutti i livelli. Noi organizziamo corsi presso le aziende che rappresentiamo o presso i clienti. E, a nostra volta, facciamo formazione internamente all'agenzia con dei coach esterni con i quali approfondiamo temi legati alla vendita, al problem solving e alla motivazione.

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Figlio d'arte

15/03/2021

Pasquale Stavola fa parte di una famiglia titolare da oltre quarant’anni di un’importante agenzia a Napoli che rappresenta una ventina di aziende nei settori ferramenta, brico, garden ed edilizia. Ecco come vive il suo mestiere e l’analisi che fa di questo periodo.

iFerr: Qual è la sua storia personale?

Pasquale Stavola: Ho 34 anni e sono napoletano. La mia storia lavorativa inizia presto, dopo il Liceo, e si intreccia fin da subito con quella dell’Agenzia della mia famiglia. La Stavola Rappresentanze nasce oltre 40 anni fa grazie soprattutto all’intraprendenza di mio zio Giovanni. Con lui ha da sempre collaborato mio padre Salvatore. La loro attività comincia nella celebre Piazza del Mercato di Napoli, crocevia strategico di scambi commerciali della città partenopea, dove entrano in contatto con aziende e artigiani del settore ferramenta. Grazie alla loro tenacia e alla loro abilità nel vendere ricevono molte offerte per diventare agenti.

Quando nel 1986 prende avvio il CIS di Nola, grande sistema di distribuzione commerciale dove oggi operano quasi 300 realtà imprenditoriali, Salvatore e Giovanni Stavola, insieme a un terzo fratello, Massimo, acquistano un ufficio e aprono l’agenzia di rappresentanza. L’obiettivo è di diventare un punto di riferimento per le aziende attive nei settori brico, ferramenta, garden ed edilizia.

Tornando alla mia storia, conclusi gli studi liceali, sono entrato subito in ufficio occupandomi degli aspetti amministrativi e gestionali del lavoro. Progressivamente ho imparato a conoscere bene i prodotti e i clienti. Con mio padre ho appreso le tecniche di vendita sul campo. Nel frattempo mi sono laureato in Economia Aziendale all’Università Federico II di Napoli. Adesso l’agenzia è composta dai fondatori, da mio cugino Simone – lui si occupa dei contatti con l’estero – e da me, che sono il più piccolo tra loro. In sostanza siamo tutti venditori. È una propensione che abbiamo nel DNA. 

Per leggere l'intervista completa clicca qui.

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Passione di famiglia

15/04/2021

Nicola Romanelli è agente monomandatario dell’azienda De Santis Nicola srl, parte del gruppo Ferritalia. Il suo amore per il mestiere è nato in tenera età, da dietro il bancone della ferramenta dei suoi genitori. 

 

 

iFerr: Partiamo dalla sua storia. Com’è diventato un agente di commercio e per chi lavora oggi?

Nicola Romanelli: Fin dall’età di 9 anni ho cominciato a dare una mano ai miei genitori nella ferramenta di famiglia durante le vacanze scolastiche, facendo esperienza con la duplicazione delle chiavi, i sistemi tintometrici e con tutto ciò che attiene al mondo del fai da te e del colore. Crescendo, subito dopo il percorso scolastico, ho iniziato a lavorare a tempo pieno nel negozio. Si può dire che la passione per questo settore sia maturata proprio nella mia adolescenza.

Ogni giorno osservavo e ammiravo i rappresentanti che arrivavano con i loro abiti eleganti, le auto di lusso e con il loro savoir-faire di chi è esperto del mestiere. Tutto mi affascinava. Fu così quindi che, armato dell’amore per questo mercato e del know how armai acquisito in tanti anni nel punto vendita, all’età di 32 anni, quindi nel 2006, mi sono rivolto all’azienda De Santis Nicola srl che cercava un nuovo agente. Ho fatto il colloquio e sono stato assunto subito per ricoprire la zona scoperta e da novembre di quell’anno sono diventato agente di commercio monomandatario di questa società, protagonista nella distribuzione di prodotti di ferramenta in Puglia e associata al gruppo Ferritalia.

iFerr: Quanti sono i suoi clienti e quale la sua area di competenza? Che caratteristiche ha il territorio in cui lavora

N. R.: Il mio portafoglio attuale è composto da circa 45 clienti di cui il 30-35% rappresenta ed esprime “il grosso” del fatturato: sono cioè i miei clienti “più importanti”. Dal punto di vista geografico la mia zona si estende nella provincia di Bari e in quella di Taranto, dall’entroterra della Murgia barese fino alla costa jonica. Tra i clienti serviti vi sono negozi di ferramenta, farmagricole e magazzini edili. Naturalmente i prodotti acquistati variano in base alla tipologia di punto vendita, al territorio e alla clientela da loro servita.

 Per leggere l'intervista completa clicca qui.

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Una scommessa vinta

15/02/2021

Alessandro Maiorana è un agente plurimandatario, un raro esempio di professionista che svolge il suo lavoro sia per un grossista noto, come Fraschetti, sia per ben quattro aziende: Geko Tre Emme S.p.A; Cifo Srl; Spiver colorificio Srl e Groovy Srl. Un mestiere che ha scelto sfidando se stesso per il quale nutre una grande passione.   

iFerr: Com’è diventato un agente?  

A.M: Ho fatto una scommessa con me stesso ormai 13 anni fa, quando lavoravo presso le dipendenze di altri e sentivo di non realizzarmi completamente, di non sfruttare al meglio le mie capacità imprenditoriali e di decision making. Così ho scelto di mettermi in proprio, ho lasciato il posto di responsabile amministrativo e ho dato vita alla mia start up di successo come venditore.

Ho creduto fin da subito alle mie potenzialità, alla mia tenacia e, grazie alla perseveranza che mi contraddistingue e all’appoggio della mia famiglia, ho intrapreso il mestiere che volevo fare da sempre.  Mi rivedo molto in quello che il mio Area Manager Andrea Cannarozzo ha scritto nel suo libro La fortuna di nascere venditore: “Se chiedi ad un bambino che lavoro farà da grande, difficilmente ti risponderà da grande voglio fare il venditore. Eppure nel mio caso era proprio ciò che volevo”.  

iFerr: Quali sono i punti di forza dell’azienda in cui lavora?  

A.M: I punti di forza delle aziende che oggi rappresento devono basarsi su dei requisiti fondamentali, senza i quali non accetterei mai il mandato di rappresentanza e sono: servizio, qualità e credibilità. Il servizio è alla base della nostra professione ed è indispensabile per fidelizzare il cliente e instaurare un rapporto duraturo nel tempo. Fornire un servizio all’altezza significa possedere qualità comunicativa, ossia saper ascoltare le problematiche del mercato che si evolve costantemente e reagire con tempestività alle richieste sia di tipo informativo sia in termini di rapidità di consegna. La qualità invece è il biglietto da visita: permette al cliente qualunque esso sia, diretto o utente finale, di avere fiducia in noi.

Infatti se gli proponessimo un articolo a un prezzo basso ma con poco valore, gli daremo la soddisfazione momentanea ed immediata di aver fatto un affare, ma alla fine non sarà contento. I clienti che mirano solo al miglior prezzo sono “effimeri”: noi dobbiamo mirare ad avere nel nostro portafoglio chi ci sceglie perché gli forniamo servizio e qualità. Ultimo punto di forza è senza dubbio la credibilità, importante compagna di viaggio, difficile da conquistare in tempi brevi. Ma deve essere il nostro obiettivo, anche se è una strada in salita e piena di insidie, difficile da mantenere e facile da perdere in pochissimo tempo. 

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La struttura...fa la FORZA!

15/12/2020

Domenico Luzi è titolare dell’agenzia di rappresentanza Aedilia Promotion Srl di Pescara. I suoi clienti gravitano nel mondo ITS. Ecco la sua esperienza e perché, secondo lui, il lavoro di agente è destinato a fare ancora tanta strada.  

iFerr: La sua agenzia è una Srl, una scelta insolita e piuttosto onerosa. Ci racconti come è nata Aedilia Promotion e le sue strategie.

Domenico Luzi: Nel 2014 io e il mio socio Walter Pongiluppi, entrambi con alle spalle un lavoro dipendente in ruoli commerciali – io come Area Manager per il Centro/Sud Italia per un’azienda e Walter come tecnico commerciale in Emilia-Romagna - abbiamo deciso di rilevare una società di rappresentanza attiva dal 2009 nelle Marche, Molise e Abruzzo che stava chiudendo.

Continuando nel nostro progetto, e credendo molto nella promozione, abbiamo assunto un ragazzo – Marco Di Liborio – come promoter che, dopo aver dimostrato tutto il suo valore e, condividendo in pieno la mission aziendale, è diventato anch’esso socio. Oggi della squadra fanno parte anche Paola Cilli, che segue tutto il lavoro del back office, e Simona Venditti, che si occupa del Molise, una regione spesso dimenticata ma che riteniamo invece possa portarci importanti risultati.

Ci siamo strutturati in questo modo per un motivo: veicolare l’immagine di una realtà solida a cui rivolgersi con fiducia. Certo, avremmo potuto fare scelte più semplici ed economiche ma crediamo fermamente nell’importanza di un’agenzia strutturata.

iFerr: Un progetto che state realizzando anche in tempi brevi…

D.L.: Facciamo parte della categoria di persone che credono fortemente nel ruolo dell’agente ma non come è stato inteso per molto tempo, ossia come un raccoglitore di ordini che fornisce poca assistenza al cliente sia prima che dopo la vendita. Per stare in piedi bisogna avere oggi un pacchetto notevole di mandati ma per poterli supportare ci vuole una struttura, che a sua volta ha dei costi elevati. Un cane che si morde la coda. Noi però abbiamo scelto di intraprendere questa strada e i risultati ci stanno dando ragione. Sono entrati clienti importanti e oggi abbiamo un peso importante nel nostro territorio. Ormai garantiamo una presenza capillare.

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Generazione Y

15/11/2020

Quando la saggezza fa rima con Millenials. Così è per Armando Catalano, un quasi trentenne che da cinque anni fa l'agente plurimandatario in Campania. Con le idee chiare e una buona cultura ha imparato ad affrontare ogni giorno la "giungla" del mercato.   

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iFerr: Come sei diventato un agente di commercio?   

A.C.: Ho 29 anni e sono agente da cinque. Mentre studiavo a L'Orientale di Napoli russo, inglese e francese, chiesi a uno zio se avesse la possibilità di introdurmi nella sua attività. ln accordo con la mia famiglia iniziai a lavorare nel suo ufficio, a patto di portare a termine gli studi. Era un agente di commercio plurimandatario nel settore della ferramenta, edilizia e forniture industriali. Ho iniziato così ad occuparmi di gestione e caricamento ordini. Una volta laureato, gli proposi di subentrare al posto di un suo collaboratore con il quale era in rottura.

Era scettico nel concedermi un parco clienti, perché non era sicuro che le zone sarebbero state coperte a dovere. Non avevo un'auto, né una partita Iva, ma soprattutto non avevo know how e competenze. "Lì fuori è una giungla", mi ripeteva in continuazione. Ma io non gli volevo dare retta: in tutti gli affiancamenti che avevo fatto sembrava sempre tutto semplice. Si entrava dal cliente, due chiacchere su calcio e donne e via con l'ordine, senza neanche accennare al prodotto.

Non capivo quale fosse la "giungla". Aprii di fretta la partita iva e acquistai una macchina senza sapere neanche quanto avrei guadagnato - 60 rate infinite senza anticipi. Mi fu affidato un ristretto parco clienti e cominciai a girare su e giù per la Campania. Le reverenze amicali svanirono nel nulla. Il red carpet e le collane floreali che accoglievano i miei colleghi durante gli affiancamenti furono d'improvviso sostituite da liane e arbusti ingarbugliati: avevo trovato la mia giungla.

Ogni visita era un buco nell’acqua, mi tartassavano di "non mi serve niente", "sei caro" prima di confrontare i prezzi. Il mio "sei caro" prima di confrontare i prezzi. Il mio italiano universitario veniva spazzato via insieme agli ultimi baluardi di valori scolastici attaccati alla mia coscienza. Eravamo nel post crisi e c'era tanto scetticismo, ancor più per faccette pallide e inesperte. Decisi di puntare sul post-vendita. Garantivo ai miei clienti una risoluzione ai problemi in tempi celeri ed immediati. Sono passati cinque anni dal primo giorno e fortunatamente apprendo sempre meglio le dinamiche che regolano il nostro mercato. Tappeti rossi e fiori neanche l'ombra ma almeno ora sulle liane comincio a saltellarci.

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La ferramenta nel cuore

15/10/2020

Luca Altieri è agente di commercio di VBS Srl, azienda del gruppo Ferritalia. Per lui la formula vincente per ottenere ottimi risultati commerciali è saper ascoltare e avere la flessibilità di cambiare quando è necessario.   

iFerr: Com'è diventato un agente di commercio?   

L.A.: Il mio interesse verso l'"hardware sell and buy" è nato nell'infanzia. Mio padre, infatti, aveva una ferramenta a Benevento e qui è cresciuta la mia passione verso l'affascinante mondo del fai da te, che ancora oggi nutro. Nonostante avessimo questo negozio, mio padre mi ha sempre spinto a cercare situazioni lavorative esterne in modo da maturare esperienze diverse. Dai miei 18 anni ho così ricoperto mansioni differenti. All'inizio ho lavorato come addetto alla vendita nel reparto ortofrutta di un supermercato; poi, mi sono trasferito nel Nord Italia, dove sono stato assunto alla Iveco di Suzzara, in provincia di Mantova, nel reparto collaudi e finitura.

Dopo due anni, sono tornato a casa e ho trovato un impiego nel noto pastificio Rummo di Benevento dove sono rimasto due anni.  Finito questo contratto sono rimasto senza lavoro, ma un giorno ho incontrato rimasto senza lavoro, ma un giorno ho incontrato Umberto, storico agente dell'azienda Saratoga e frequentatore della ferramenta di mio padre. Grazie a lui ho potuto anche io cominciare a lavorare come agente per la stessa azienda nella zona di Avellino. Era il 2002.

Da subito mi sono sentito entusiasta per questo nuovo ruolo, un'avventura lavorativa che mi ha dato fin dall'inizio grandi soddisfazioni anche dal punto di vista umano della relazione con i clienti, i quali mi hanno sempre riconosciuto onestà e correttezza. Nel 2013 si è interrotta la formazione con Saratoga e mi sono ritrovato a fare una profonda riflessione sul futuro. Mi sono domandato se avrei voluto comunque continuare la carriera da agente di commercio e mi sono risposto in modo affermativo.

Mi sono quindi rimesso in pista con un distributore di ferramenta classico però mi mancava il "privat label" e ho puntato al "top", ossia a Ferritalia, gruppo cooperativo formato da imprese specializzate in ferramenta e utensileria che commercializza i marchi Maurer, Maurer Plus, Papillon e Yamato. Ho fatto così un colloquio con VBS srl, parte del gruppo Ferritalia, della storica famiglia Siniscalchi che da mezzo secolo è attiva nel settore ferramenta. Mi hanno accolto a braccia aperte. ln particolare sono rimasto colpito da Marco Siniscalchi che mi ha chiesto di poter venire a trovare mio papà di 90 anni, cliente dell’azienda quando era in vita il fondatore. Oggi ho un centinaio di clienti nella zona di Avellino

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Intraprendere nuove sfide

15/06/2020

Dopo una lunga esperienza nel settore Garden con Makita Italia oggi Rosalba Surico è un'agente di vendita di LTF Spa. Ciò che ama di più di questo mestiere? L’adrenalina del commercio che definisce "quasi una droga".  iFerr: Rosalba ci raccanti la sua storia e la strada che ha percorso per arrivare a fare l'agente di  Rosalba Surico: Mi sono laureata alla Bocconi di Milano, specializzandomi in marketing. Il battesimo del lavoro è stato in SMH, multinazionale svizzera nel campo della orologeria dove ho ricoperto il ruolo di assistente marketing. Sono poi approdata in Makita ItaEa, leader nel settore degli utensili elettrici e a batteria e presente anche nel settore giardinaggio. Ho iniziato con il medesimo ruolo che avevo in SMH, anche se mi ero candidata per la posizione di marketing manager.  

Quando ben due responsabili marketing hanno deciso di lasciare Makita mi sono proposta per la sostituzione e finalmente ho potuto mettere in luce le mie qualità. Sono poi stata il vice del direttore commerciale della divisione Giardino dove ho maturato una lunga esperienza. Ho lasciato Makita dopo 23 anni, in concomitanza dell’arrivo del nuovo amministratore delegato. dove ho maturato una lunga esperienza. Ho lasciato Makita dopo 23 anni, in concomitanza dell'arrivo del nuovo amministratore delegato.  

Sentivo il grande desiderio di intraprendere nuove sfide. Sono passata così a essere Responsabile commerciale della società 'bea Srl, produttrice di macchine per il giardino. È stato un periodo fondamentale perché ho avuto l'occasione di affiancare e talvolta di sostituire degli agenti di vendita. Ed è scoppiato l'amore verso questo mestiere. Ho provato l'adrenalina del commercio. Quasi una droga.

Questo è un lavoro pieno di relazioni e di sfide. ln Ibea sono stata tre anni, dopo i quali sono stata scelta dalla LTF SpA, azienda bergamasca da diversi decenni leader nel settore della fabbricazione, verifica e messa a punto di strumentazione, apparecchiature e macchine per le lavorazioni meccaniche di precisione, che ha ampliato sempre più la gamma dei suoi prodotti mestiere fisico. Il cliente vuole essere visitato e aggiornato. Il telefono e gli strumenti digitali sono importanti ma non bastano. È giusto quindi inviare il catalogo via mail ma poi bisogna presentarlo di persona.

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Quando professionalitą fa rima con sorriso

15/05/2020

Maria Gallo lavora da molti anni in DFL dove ha ricoperto diversi ruoli. Oggi è un’agente di commercio molto soddisfatta. Cosa le piace di più? Procacciarsi nuovi clienti. Per farlo utilizza empatia, gentilezza e competenza.

iFerr: Com'è diventata un'agente di commercio?  

Maria Gallo: Il mio percorso lavorativo è iniziato prestissimo. Avevo solo 22 anni quando sono entrata a far parte della DFL S.r.l. Ero molto giovane e senza alcuna esperienza, ma grazie alla voglia di apprendere e all’impegno costante sono riuscita a ottenere il mio primo ruolo come responsabile vendite al banco. La predisposizione a relazionarmi con i clienti mi ha permesso di ricoprire questo ruolo con entusiasmo e dedizione per tanti anni.

Non posso tralasciare parole di gratitudine nei confronti di Giuseppe Lamura, guida fondamentale della mia crescita professionale.  Dopo anni di esperienza, mi sentivo pronta a nuove sfide e a nuovi stimoli. Maturava dentro di me la voglia di conoscere più a fondo la realtà dei clienti, visitare i loro negozi, scoprire quali fossero le loro esigenze. Il mio "pacchetto clienti" oggi è in continuo aggiornamento. La mia zona è ampia e può uscire fuori dai confini regionali.  

iFerr: Com'è cambiato il suo lavoro in questo periodo di emergenza Covid-19?  

M.G.: Il Covid-19 è un evento eccezionale che ha cambiato il corso della storia e ha colpito indifferentemente ogni settore. La DFL è stata costretta a chiudere per un certo periodo e ha attuato lo smart working. lo quindi ho continuato da casa il mio lavoro. Non potendo far visita direttamente ai miei clienti, ho cercato di supportarli telefonicamente o attraverso i diversi canali digitali. Nonostante il mio sia un mestiere che richiede l'approccio diretto con i clienti l'azienda mi ha dato tutti gli strumenti per poter continuare il mio lavoro senza particolari difficoltà. 

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Anima partenopea

15/04/2020

Anna Serra, napoletana Doc, è agente plurimandataria. Combattiva e tenace affronta un ambiente che ancora è pieno di pregiudizi. La ricetta per poter emergere? Professionalità e relazioni umane.   

iFerr: Anna ci racconti qualcosa di lei. Dove lavora e com'è diventata un'agente di commercio?   

Anna Serra: Sono un agente plurimandatario, ma mi dedico prevalentemente alla gestione di Varta Consumer Batteries, garantendo un efficace presidio del territorio regionale della Campania. Sono napoletana e ho il piacere di vivere ancora oggi nella mia città natale. Quando mi sono diplomata ho iniziato a lavorare in ambito amministrativo. È stata un'esperienza molto formativa.

Ritengo che tutti dovrebbero avere un know-how di base per poter "sopravvivere” alla burocrazia. Diventare agente non è stata una scelta ponderata, anche se ho sempre sognato un lavoro agile, dinamico, da poter gestire in autonomia. Un giorno il mio profilo è stato segnalato alla direzione commerciale di un'azienda che cercava un agente proprio nella mia regione. Inizialmente non ho dato troppa importanza alla cosa, tant'è che ho fatto il colloquio telefonicamente con grande tranquillità.  Probabilmente è stata proprio la disinvoltura con cui ho gestito la chiacchierata che è andata a mio favore. Sono stata assunta subito.

È stato però un inizio da cardiopalma. Per firmare il contratto mi dovevo recare a Rimini. Sul treno però mi sono addormentata profondamente e invece di scendere a Bologna, dove avevo la coincidenza, sono arrivata a Milano. Senza perdermi d'animo, grazie al mio carattere combattivo, ho ripreso il treno per Bologna e sono riuscita ad arrivare puntualmente a destinazione. Da quel momento, con entusiasmo e passione, ha preso il via la mia carriera di agente.  

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Lady Agente

15/03/2020

Catia Ercoli, romana di nascita e piemontese da oltre due decenni, è una delle poche donne che ha scelto di fare questo mestiere nel settore ferramenta. Con lei, che è agente plurimandataria e che ha lavorato negli ultimi quattro anni per il grossista Machieraldo, abbiamo fatto il punto sul mercato e sulle qualità indispensabili da coltivare.

iFerr: Com'è diventata una agente di commercio?  

Catia Ercoli: Per puro caso. Da ragazza ho lavorato come segretaria in un'agenzia di commercio dove ho imparato a trattare con i clienti. Da lì è emersa spontaneamente la mia attitudine a vendere. A 27 anni ho così seguito un corso da agente di commercio che mi ha dato il via per iniziare questa carriera. Sono passati da allora oltre 25 anni.  

iFerr: Che cosa le piace di questo lavoro?  

C.E.: Amo incontrare persone diverse. uomini e donne che hanno cultura, capacità ed esigenze differenti. E ciò mi permette ogni giorno di imparare qualcosa di nuovo, di crescere. È un lavoro molto differenziato che offre sempre tante opportunità da cogliere. 

iFerr: Il suo è un mestiere prettamente maschile. Come mai secondo lei?  

C.E.: Questo è un lavoro che da sempre viene scelto più dagli uomini. Io sono una mosca bianca. Le ragioni sono tante.  Fondamentalmente, perché si rivolge a un “pubblico" che è per lo più maschile. Il nostro settore lo è dalle radici. Viene richiesta più preparazione tecnica e per questa ragione  bisogna studiare continuamente per mostrarsi  all'altezza di ogni situazione. Inoltre, è un mestiere molto impegnativo. Si sta fuori tutto il giorno (io percorro 60mila chilometri all'anno  in auto) e spesso dopo cena mi rimetto davanti  al computer per concludere le ultime cose e  organizzare le giornate successive. Per una donna, che deve anche gestire la famiglia, non è semplice. Io sono mamma di due ragazze e in passato, quando erano più piccole, ho dovuto fare molti sacrifici. 

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Spirito libero

15/12/2019

Agente plurimandatario e Capo Area della Sicilia orientale per Eurogross, Antonio Ravidà vanta una carriera di oltre trent'anni e un notevole bagaglio di esperienze in giro per il mondo. La sua qualità più grande? La sincerità.   

iFerr: Com'è diventato un agente?


A.R.: Alla fine degli anni Settanta, terminata la scuola, iniziai a cercare un "posto fisso", un'impresa quasi impossibile per chi, come me, non aveva conoscenze particolari. E così, mi sono ritrovato, quasi per caso, a intraprendere questa professione. All'inizio mi sembrava di tamponare un po' il tempo, ma poi è diventato il lavoro della mia vita, dandomi moltissime soddisfazioni sia a livello professionale che economico.

Sono un agente plurimandatario da sempre. Oggi sono Capo Area per la Sicilia Orientale di Eurogross e gestisco otto agenti, ma continuo a rappresentare alcune aziende, come la Ima (Industria Mole Abrasive) e la Kimono.    

iFerr: Lei è un siciliano DOC…

A.R.: Sono di Catania, ma nell'arco della mia carriera, lunga trent'anni, il mondo è stata la mia casa. Ho viaggiato molto, soprattutto in Sud America, dal Messico a Santo Domingo, da Panama alla Colombia, dal Cile all'Argentina. È stato sempre motivo di orgoglio poter vedere i prodotti italiani nelle vetrine delle ferramenta all'estero. Sono stati anni molto intensi.

iFerr: Che cosa le piace di questo lavoro?  

A.R.: lo sono sempre stato uno spirito libero e non ho mai avuto un "padrone". Ho avuto diversi titolari, a cui ho dato sempre disponibilità e priorità, ma mantenendo sempre libertà di movimento. Non ho mai dovuto fare "rapporti" giornalieri e settimanali, ma ho lavorato Suna fiducia e sui risultati. Se i numeri sono confortanti va tutto bene. Questi tre anni con Eurogross mi hanno poi dato l'opportunità di tornare ad avere relazioni con tantissimi clienti, anche piccoli, che spesso già conoscevo.

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Crederci sempre!

15/09/2020

Vittorio De Lucia è agente plurimandatario. Lavora con tre aziende tra cui la VMD con cui collabora da una decina di anni. Nel periodo di lockdown è riuscito a ottenere dei risultati sorprendenti, grazie anche a tecniche di vendita diverse, figlie di questo periodo di emergenza sanitaria.

iFerr: Come sei diventato agente di vendita?

Vittorio De Lucia: Sono cresciuto a Bari nella rivendita di tabacchi dei miei genitori. Ho respirato quindi il ‘commercio’ da sempre. Già allora curavo la relazione con i clienti e amavo molto questo aspetto. In quegli anni ho conosciuto Giovanni, rappresentante della Gilette, che veniva periodicamente in negozio. Per me era un idolo.

Lo guardavo con grande ammirazione. Sapeva parlare, aveva una macchina bellissima. E così gli ho chiesto di poter lavorare con lui. Sono diventato un merchandiser della Gilette. Andavo in giro nei supermercati e sistemavo il prodotto negli scaffali. È stata di fatto la mia prima esperienza in ambito commerciale in Puglia. Non è stato un inizio semplice ma nonostante le difficoltà ci ho sempre creduto. Nel 2003 è arrivata la proposta di lavoro a Milano e sono partito senza indugi.

Ho lavorato come agente ma da dipendente in un’azienda fino al 2010 quando, nel pieno della crisi economica, il titolare mi ha chiesto di aprire la partita Iva. È stato un salto nel vuoto ma non ho perso l’ottimismo. Dalle mie parti si dice: ‘Più buio della notte non ci può essere’. Mi sono rimboccato le maniche e ho iniziato a cercare altri clienti, diventando plurimandatario.

Tra questi la VMD. Allora era una realtà più piccola e si occupava di terzisti. Poi è cresciuta tanto e io con lei. All’inizio ho dovuto far conoscere i suoi prodotti da zero ma poi, grazie all’alta qualità degli stessi, i clienti rinnovavano gli ordini senza batter ciglio. L’exploit è arrivato nel 2012 quando la VMD ha fatto un accordo con la Dollmar ampliando la gamma di prodotti. Oggi lavoro in mezza Lombardia e ho circa 400 clienti. Collaboro, oltre che con VMD, con Franchi&Kim per le vernici industriali e Guantificio Senese per l'antinfortunistica.

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Nel nome del padre

15/07/2020

Manuela Guarino è agente Capaldo da una decina di anni. La sua carriera è cominciata quando è mancato il padre, anch’esso rappresentante dell’azienda. Oggi porta avanti questo mestiere - che ama moltissimo - con passione, onestà e professionalità.

iFerr: Come sei arrivata a fare l’agente di commercio per la A. Capaldo S.p.A.?

Manuela Guarino: Lavoro per questa azienda da circa 11 anni. Sono una figlia d’arte. Mio padre faceva il rappresentante per la A. Capaldo da due decenni ed è mancato improvvisamente. In quel tempo io facevo tutt’altro. Studiavo moda e sognavo una vita a Milano. I piani però sono cambiati in modo repentino perché sono sorte nuove necessità. Io e mia madre eravamo sole e dovevamo cavarcela. Fin dall’inizio ho conosciuto la grande umanità della Capaldo, che mi ha dato la possibilità di iniziare un percorso lavorativo. Il primo periodo l’ho trascorso nella divisione interna Linea Verde, un servizio telefonico di assistenza ai clienti. Ho avuto così modo di vivere il mio “battesimo” insieme a tanti colleghi che mi hanno aiutata. Poi è cominciato il mio lavoro “on the road” come agente. Il primo mese ho goduto dell’affiancamento di un altro rappresentante, ma poi ho continuato senza paracadute. Non è stato per niente facile. Non conoscevo abbastanza il prodotto e dovevo prendere confidenza con un mestiere che richiede organizzazione e competenza. Un supporto grandissimo è arrivato anche dai clienti, che hanno capito le mie difficoltà e hanno avuto molta pazienza. Oggi, dopo tanto studio ed esperienza, non potrei chiedere di meglio. Amo tantissimo il mio lavoro.  

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L'agente social

15/02/2020

Giuseppe Amalfa, agente plurimandatario rappresentante
di Viglietta Spa, ha particolare fiducia negli strumenti che offre la rete. Linkedin, Facebook, Instagram sono il suo pane quotidiano. Ma i punti vendita sono abbastanza “sul pezzo”?

iFerr: Com’è diventato un agente?

Giuseppe Amalfa: Terminata la leva obbligatoria mi ritrovai senza lavoro e, cercando tra le mie conoscenze, fui assunto in prova in un negozio di agricoltura. Ben presto, però, sopraggiunse la “crisi” e persi anche quell’impiego. Chiesi così aiuto a un agente che veniva a vendere in quella attività e lui mi diede la possibilità di fare il collaboratore. Rispolverai il sogno che avevo da ragazzino e iniziai a fare il
“rappresentante”. Ero felicissimo, nonostante i primi guadagni stentassero ad arrivare e la mia famiglia non fosse così felice perché avrebbe preferito un figlio con un lavoro “sicuro”. E questa professione non lo era affatto. Da quel momento sono passati 25 anni.

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